20 novembre 2008

Troppi stranieri nel frutteto

Cari lettori,
vi riporto un'intervista a Sandro Odak, membro del "Fronte delle Mele Tedesche" (FDÄ). Il nome deriva dal nome del segretario del partito di estrema destra dell'NPD (Partito Nazionaldemocratico Tedesco), Holger Apfel. Infatti, Apfel in tedesco vuol dire "mela". In questa intervista, Christina Warta, giornalista per il Süddeutsche Zeitung, chiede a Sandro Odak di descrivere la loro attività.

CW: Cos'è e cosa vuole l'FDÄ?

SO: L'FDÄ è una organizzazione di satira che copia e mette in ridicolo l'atteggiamento, la retorica e i personaggi di vecchi e neo-nazisti, in modo da mostrare quanto balorda sia spesso in effetti l'estrema destra. Da un lato, vogliamo portare un po' di divertimento nelle manifestazioni. Dall'altro, cerchiamo di produrre un po' di shock, e finora ci siamo quasi sempre riusciti.

CW: Com'è nata l'associazione?

SO: Il gruppo è stato fondato da Alf Thum. Questo artista voleva avviare nel 2004 un'azione contro i nuovi deputati del partito dell'NPD nel parlamento regionale. L'azione voleva andare oltre le solite grida "fuori i nazisti!". Oggi l'FDÄ ha rappresentanze in quasi tutto il territorio tedesco. Accogliamo membri da ogni ideologia politica. Unica eccezione è l'estrema destra, ma anche alcuni di loro nei casi più rari vogliono far parte del nostro gruppo.

CW: Le vostre manifestazioni sono di stampo teatrale. Vi esercitate spesso?

SO: (ride)Sarebbe bello. Al di fuori delle manifestazioni e necessari preparativi, ci incontriamo raramente. I testi li scriviamo noi, il tutto è ispirato al linguaggio usato nell'ambiente nazista o nel Terzo Reich, espresso in forma umoristica.

CW: Ad esempio, quando dite di auspicare un "non sovraffollamento di stranieri nell'assortimento di frutta tedesca" e definite l'FDÄ "l'unica vera forza nazionale in Germania". Non temete di poter ricevere un applauso dalla gente sbagliata?

SO: Ciò non dovrebbe succedere oggigiorno. Il fronte delle mele è anche abbastanza conosciuto come uno dei gruppi di destra più idioti. Dopo la distribuzione dei volantini e dopo la nostra manifestazione, il nostro messaggio dovrebbe essere chiaro per tutti. Nel caso qualcuno non abbia ancora capito, spieghiamo noi volentieri dopo la manifestazione di che cosa si tratta.

CW: Perché mettete in ridicolo i neo-nazisti? È una situazione molto difficile..

SO: Crediamo che si possa benissimo prendere in giro i neo-nazisti. Tuttavia, è sempre difficile non diventare irriverenti. Per noi la cosa più importante è quella di evitare la derisione.

CW:come reagisce l'estrema destra alle vostre manifestazioni? Siete stati mai minacciati o attaccati?

SO: Ci si scontra inevitabilmente su Internet. Ci hanno dato a capire che in un certo qual modo apprezzano la nostra non-violenza e allo stesso tempo ci hanno fatto sapere che sanno dove lavoriamo o dove abitiamo. Personalmente, non la considero una minaccia diretta, ma prima o poi si va a pensare se effettivamente qualcuno ci aspetta fuori dalla porta. Ad ogni modo, non ci nasconderemo, in fin dei conti sarebbe come far loro un favore.

Tratto da:
Überfremdung im Obstgarten, di Christina Warta
su
Süddeutsche Zeitung, 17 Novembre 2008

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